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mercoledì 28 marzo 2012

GIOCHI PER BAMBINI DA 1 MESE A 6 ANNI


0-6 MESI
 

A quest’età il piccolo capisce la relazione causa- effetto. Capisce che se agisce in una certa maniera causa una risposta particolare. Allora lancia, scuote, stropiccia, sbatte tutto per causare rumore, attenderà l’apprezzamento da parte dei genitori,  riderà e si divertirà tantissimo quando verrà colto di sorpresa da una nuova scoperta.
Nei primi mesi il bambino è attratto da sonagli, carillon, giostrine da appendere sulla culla, oggetti di gomma da mordere.
 Man mano che cresce la sua attenzione si sposta verso dadi di legno o di plastica, costruzioni composte da grandi pezzi, bambole di pezza, palle, giocattoli che stanno a galla con parti che si muovono. Tutti i giocattoli per la prima infanzia devono avere determinate caratteristiche:
 Devono essere colorati (il rosso e il giallo sono i primi colori che attraggono l’attenzione del bambino), ma con pitture atossiche.
 Devono essere facilmente lavabili.
 Non devono presentare parti spigolose o taglienti e non devono comprendere pezzi che si possono staccare, come occhi, bottoni o altre applicazioni; nel caso che ve ne siano, questi dovranno essere attaccati perfettamente, per resistere non soltanto alla forza della mano ma anche dei denti.
 Devono avere una dimensione tale da non entrare completamente in bocca ed essere ingoiati con il rischio di provocare soffocamento, dato che in questa fase il bambino scopre il mondo proprio attraverso la bocca.

12-24 MESI
Verso i dodici mesi avrà acquistato destrezza e inizierà a muoversi molto di più. Allora è meglio procurargli dei carrelli, dei passeggini piccoli, dei trenini, tutto ciò che può tirare e far muovere da solo lo divertirà tantissimo.

Mano a mano che il bimbo cresce la sua intelligenza diventa sempre più elaborata. Passerà dall’assemblamento dei semplici cubi, alle costruzioni di legno, fino ai puzzle giganti e vi stupirete della facilità del loro apprendimento.
 I giochi devono essere scelti osservando la propensione del bambino. Ogni genitore deciderà che tipo di gioco proporre al proprio bambino in base all’attenta osservazione dello stesso.


Giocare con il bimbo aiuta la socializzazione.
 Ad esempio lanciare una palla e chiedergli di ritirarla, osservare il bimbo allo specchio, costruire insieme torri di cubi e giocare con la musica sono semplici giochi da fare insieme al piccolo, e poi è la fantasia di ogni persona che sarà usata per creare giochi fantasiosi e alternativi.



 24-36 MESI
 Il bambino inizia a camminare speditamente, per cui apprezza giochi trainabili: il cane che muove la testa, il telefono che apre e chiude gli occhi o anche un semplice carrellino. Le costruzioni di forma geometrica varia sono ancora al centro del suo interesse e possono essere arricchite da una serie di scatole ad incastro.
 Comincia inoltre a questa età l’interesse per i libri che devono essere illustrati, pieni di colori e cartonati; per gli strumenti musicali se il bambino è abituato a sentire musica con i genitori; per i giocattoli che aiutano il movimento (cavallo a dondolo, triciclo, piccoli scivoli).
 Infine questa età coincide con la fase della manipolazione, attraverso la quale il bambino esplora e scopre diverse sostanze. Sono indispensabili quindi la paletta, secchiello, formine per giocare con la sabbia o con la terra e plastilina.
Dai diciotto ai trentasei mesi i bambini iniziano ad imitare i genitori. Una bambola può essere utile per iniziare a relazionarsi; proporre le stesse cose che la mamma fa a loro con la bambolina permette di capire le emozioni del piccolo, questo semplice atto mette in rilievo anche le sue necessità, se ha bisogno di coccole o di attenzioni ad esempio. I bambini iniziano a capire la somiglianza degli oggetti e iniziano a ordinarli con una sequenza logica. Capirà le somiglianze  e le diversità delle cose.
Gli oggetti di casa sono dei perfetti semplici giochi. Ad esempio travasare l’acqua con un bicchiere, usare dei vecchi indumenti per travestirsi, fare le bolle di sapone, creare timbri con le patate, disegnare con le dita sono ottimi giochi di apprendimento. Procurategli una lavagnetta dove può scarabocchiare e cancellare tutte le volte che vuole. Fatelo partecipare attivamente alla pulizia della casa, anche solo togliendo un tovagliolo caduto per terra, si sentirà utile e partecipe e vi stupirete di come voglia sentirsi utile per la propria mamma.

DAI 3 ANNI AI 6 ANNI 
 Il bambino comincia a scegliere da solo i propri giocattoli, quindi bisogna lasciarlo libero di decidere, senza far prevalere al momento dell’acquisto il gusto dell’adulto. I giocattoli preferiti restano quelli tradizionali: bambole, pentolini, puzzle, macchinine, soldatini ecc. È questo il periodo in cui fiorisce la passione per il disegno, quindi matite colorate, pastelli a cera, acquarelli, gessetti e colori da stendere con le dita.



In questa fascia di età il bambino inizia a riprodurre la realtà divertendosi a imitare le figure che vede. Vorrà essere un dottore, un poliziotto una ballerina e impiegherà molto tempo a giocare con la fantasia. Inizierà ad apprezzare l’aiuto che può fornire alla mamma quando questa lo incita ad essere aiutata e coltiverà un iniziale apprezzamento per la musica. Una semplice tastierina o uno xilofono possono essere due strumenti utili per fargli capire la differenza che esiste tra le note di diversa altezza. Infine sarà la mamma a iniziare il piccolo verso atti di generosità, condividendo con lui dolcetti o giochi.

Attraverso il gioco i bambini diventano grandi, apprendono sviluppando la loro intelligenza. Attraverso il gioco i genitori tornano bambini e riscoprono i piccoli valori della vita quotidiana attraverso i loro figli.



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