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domenica 15 aprile 2012

IL TIFO PIU' PERICOLOSO DEL MONDO E D'ITALIA


1. CRVENA ZVEZDA, DELJE
Le tifoserie delle squadre dei balcani sono le più pericolose perchè vivono il calcio in modo diverso. A rappresentare c'è la Stella Rossa ma anche il Partizan merita di essere citato.

2. GREMIO

3. LECH POZNAN
Conosciuta ai più per le partite contro la Juve della scorsa Europa League, a dire della rivista è il tifo più "caldo" del freddo est Europa.

4. LAZIO, GLI IRRIUCIBILI
Noti per essere schierate politicamente e quindi molto pericolose di tante altre.
Simbolo del movimento ultras fra la metà degli anni '90 e i primi del 2000, il gruppo Irriducibili ha segnato un epoca. Stile popular inglese, vestiario casual, cori originali, una mai nascosta simpatia per l'estrema destra. Ma soprattutto un'amore incontrastato per la Lazio, che negli anni della gestone Cragnotti ha toccato l'apice della sua storia con successi in Italia ed in Europa (come non ricordare l'invasione biancoceleste a Birmingham nella finale di Coppa delle Coppa contro il Mallorca). Per diversi anni il derby di Roma è stata una guerra continua fra le due opposte fazioni, ma soprattutto contro le forze dell'ordine. Una curva che è sempre stata controcorrente e che nell'ultimo anno ha vissuto con grande dignità ma anche tante lacrime la morte di uno dei suoi figli, Gabriele Sandri. Da sempre in aperta constestazione con il patron Lotito, trova invece nei tifosi dell'Inter un'amicizia che dura ormai da circa 20 anni. Rivalità principali: Roma, Napoli, Juventus, Fiorentina, Atalanta e Livorno

5. NAPOLI
Ben due rappresentanti in lista (avremo evitato volentieri di esserci), la seconda è il Napoli citata quì come una delle tifoserie che crea un atmosfera pazzesca e unica nello stadio ma che purtroppo spesso deve far fronte ad episodi vbigliacchi come accoltallamenti o guerriglie con tifosi avversari
 La città più "argentina" d'Italia, per la tifoseria più "argentina" d'Italia. I tifosi partenopei amano la loro squadra in maniera viscerale, a volte fin troppo focosa (vedi ultimi incidenti alla stazione Termini lo scorso fine agosto). Nella seconda metà degli anni ottanta, il cuore pulsante del tifo azzurro era la "Curva B" quella cantata anche dal mitico Nino D'Angelo. Da diversi anni invece l'ago della bilancia si è spostanto dall'altra parte, nella Curva A. Gli ultras partenopei danno il loro meglio fra le mura amiche, ma anche in trasferta offrono un apporto numerico impressionante. Ormai da due anni l'Osservatorio sta vietando la maggioranza delle gare ai rischio ai tifosi del Napoli, che non possono quindi sotenere a dovere la propria squadra lontano dal San Paolo. Cori in dialetto campano e una massiccia quantità di strisiconi a sfondo "sociale" sono il marchio di fabbrica di una delle tifoserie più incendiarie della penisola. Principali rivalità: Roma, Lazio, Juventus, Salernitana e Atalanta.


6. OLYMPIAKOS, ULTRAS GATE 7
Come in Serbia così in Grecia il tifo è molto caldo e violento. Il nome della tifoseria nasce dalla tragedia del Cancello 7 (Gate 7) dello stadio Karaiskakis di Atene avvenuta nel 1981 dove persero la vita 21 tifosi. Anche quì viene presa in considerazione la fantastica atmosfera che si viene a creare nello stadio grazie ai tifosi. Una citazione va fatta anche per il Panathinaikos, rivale stirico dell'Olympiakos, che lo scorso anno dovette giocare una partita a porte chiuse a causa di un invasione di campo dopo Panathinaikos - Oly. Volos 0-1 .

7. PENAROL


8. BESIKTAS
La Turchia come nazione non è mai stata tra le più tranquille per questo non ci sorprende la presenza di una squadra turca in questa classifica.

9. BARRAS BRAVAS
E' una coalizione di tifoserie che comprende "La 12" del Boca Juniors, I "Los Borrachos del Tablon" del River PLate e "La Hinchada Mas Popular" dei Newell's Old Boys. Spesso il loro tifo sfocia nella violenza ma anch'essi collaborano alla creazione di coreografia stupende e ad un atmosfera incredibile. Seguono inoltre la nazionale Argentina come è successo anche all'ultimo mondiale in South Africa.


10. ARIS SALONICCO, SUPER 3
Un altra squadra greca in classifica, l'Aris di Salonicco anche se meno conosciuta ha una tifoseria molto calda che si scatena sopratutto nel derbi con il PAOK di Salonicco.

ATALANTA -
 La tifoseria orobica è da sempre fra quelle ancorate al cosidetto "Old Style". Gli Ultras della curva "Pisani", sono guidati dalle Brigate Nerazzurre, che da molti anni a questa parte portano in giro per l'Italia gli striscioni "A Guardia di una fede", "Bergamo" e "Atalanta 1907". Giocare all'Atleti Azzurri d'Italia non è facile per nessuno, con la curva nerazzurra che si posiziona come una delle migliori sotto l'aspetto dell'impatto vocale. Grandi bandieroni, fumogeni multicolore e coreografie "grezze" e poco elaborate, fanno dei tifosi bergamaschi un simbolo nel mondo del tifo organizzato. Una tifoserie da sempre difficile da arginare, nel bene o nel male. Per loro l'Atalanta viene prima di tutto e tutti e oltre ai molti gesti d'amore, anche le feroci proteste (e i diversi atti a volte esagerati) fanno parte del dna del tifo atalantino. Nell'ultimo anno, anche la Curva Sud (quella adiacente al settore ospiti) è occupata da altri gruppi organizzati, che rendono quindi il Comunale un vero e proprio catino. Rivalità principali: Inter, Milan, Brescia, Verona, Napoli e Roma.

CATANIA - Difficile elogiare una tifoseria che negli ultimi anni si è macchiata della morte di un tifoso avversario (Tonino Currò, supporters del Messina) e di un agente di polizia (l'ispettore Raciti, ndr). Ma il tifo rossoazzurro è stato comuqnue il punto a favore di una squadra che ha fatto del "Massimino" un vero e proprio fortino di guerra. La media tifosi al lo stadio etneo, registrata nei primi sei mesi del campionato in corso (17.955 ovvero l'84,90% dei posti a sedere) parla da sola. Trovare un seggiolino libero al "Massimino" nelle sfide di cartello è quasi impossibile. L'affetto non manca nemmeno nelle gare in trasferta, dove i molti catanesi sparsi nel nord e centro italia, danno una grossa mano agli ultras siciliani che ogni domenica girano la penisola a sostegno dei propri colori. Rivalità principali: Palermo, Messina e Livorno.

GENOA - La società calcistica più antica d'Italia, non poteva non avere un gruppo di sostenitori a cinque stelle. Aiutati dalla morfologia tutta anglosassone del "Marassi", la Gradinata Nord del Grifone, offre da sempre uno spattacolo ineguagliabile a livello vocale e visivo. Il derby della Lanterna è sicurmamente la stracittadina numero uno a livello coreografico e d'impatto. L'Ottavio Barbieri è il cuore della tifoseria rossoblù che vive di un contagioso entusiasmo dopo oltre dieci anni di lontananza dalla massima serie. Indimenticabile la trasferta dei tifosi genoani ad Anfield, tana del Liverpool, nel 1992 quando i Reds vennero battuti per 2-1 a domicilio. Solo tre anni più tardi arrivò la tragicauccisione di Vincenzo Spagnolo, che tutti ricordano con affetto ogni volta che il Genoa gioca fra le mura amiche. Rivalità principali: Sampdoria, Juventus e Milan


ROMA - Unica tifoseria organizzata sulla quale il cinema italiano ha girato un film. Le vicende (ovviamente inventate) di "Ultrà" (1991, regia di Ricky Tognazzi, con Claudio Amendola), hanno sdoganato molte "leggende metropolitane" sul tifo organizzato. La mitica Curva Sud ha vissuto due grandi filoni storici: il primo negli anni '70-'80 sotto la gestione del CUCS (Commando Ultras Curva Sud), quindi quello del nuovo millennio, dove la tifoserie giallorossa si è spostata politicamente più a destra con una segmentazione del tifo in tanti piccoli gruppetti. Fra i più numerosi in trasferta, sono l'unica tifoseria italiana che attualmente riesce a fare bella figura anche in Europa (vedi trasferteoceaniche di Madrid o Manchester). Da brividi l'inno (di Antonello Venditti), urlato al cielo dai tifosi nell'Olimpico prima di ogni match. Rivalità principali: Lazio, Napoli, Juventus, Atalanta, Inter.

SAMPDORIA - Stessa discorso fatto per i cugini del Genoa: il Marassi è lo stadio più inglese d'Italia e quando si calca la Gradinata Sud è impossibile non farsi contagiare dall'entusiasmo degli ultras blucerchiati. Fra i migliori a livello coreografico, riempono il settore a loro dedicato con centinaia di bandiere di tutte le dimensioni, solo coi colori sociali del club. In Europa sono fra i più ammirati, ed oltre ad offrire un apporto molto caloroso sono anche fra le tifoserie meno violente dell'intero panorama ultras. Sono due i gruppi principali che coordinano il tifo doriano: nella parte bassa della gradinata si trovano i Fedelissimi, mentre in quella alta gli UTC (ultras Tito Cucchiaroni). Rivalità principali: Genoa, Napoli e Torino.

TORINO - Sono fra i gruppi più antichi del panorama ultras italiano. Gli Ultras Granata, vivono da oltre 40 anni al fianco di una delle squadre più controverse del calcio italiano. Essere granata significa soffrire. Il cosidetto "Tremendismo", termine coniato fra la fine degli anni '60 e l'inzio degli anni '70, descrive questo spirito battagliero di una squadra e di una tifoserie che nonostante le mille difficoltà porta con sè l'amore per la bandiera. Fedeli al "vecchio stile", molto "casinista" o poco coreografico, i supporters del Toro stanno cercando di sopravvivere (come tutti) ai vari divieti di introduzione di tamburi, fumogeni e bengala, che hanno reso gli stadi più silenziosi e meno colorati.

CAGLIARI - I supporters rossoblù non raprresentano solo la loro squadra. Ma un'intera regione (la Sardegna), con le sue caratteristiche e il suo grande orgoglio territoriale. Ormai, l'epoca in cui la domenica, Cagliari era la metà di ogni sardo doc, che prendeva la macchina e si faceva ore e ore di strada per vedere i propri idoli, è finita. L'era delle pay tv ha man mano svuotato il Sant'Elia, che negli ultimi anni è stato vittima di un notevole ridimensionamento e livello di posti a sedere. "Furiosi" prima e "Sconvolts" poi, sono le matrici storiche del tifo Cagliaritano. Compatti e rumorosi in casa, spavaldi e unici (a loro modo) in trasferta. Una tifoserie che và elogiata per tutti i chilometri percorsi nel seguire le gesta dei rossoblù, nel "continente". Rivalità principali: Sassari Torres, Genoa, Verona, Palermo e Milan.

FIORENTINA - La Curva Fiesole è una delle più storiche nel panorama del tifo organizzato nostrano. Il grande attaccamento alla maglia e alla città, si è visto soprattutto nell'anno in Serie C, dove gli ultras Viola hanno invaso tutti gli stadi di periferia, portando quella sferzata di genuinità e verace ironia tipica del tifo toscano. Negli ultimi anni, alcuni dissidi interni fra i vari gruppi portanti (fra cui lo storico Collettivo Autonomo Viola) hanno spento un pò l'ardore del tifo gigliato. Nonostante questo, il ritorno in Europa ha riportato visibilità ad una piazza che unita è senz'altro una delle più calorose in Italia. Rivalità principali: Juventus, Atalanta, Bologna e Lazio

HELLAS VERONA - Unica delle nostre nominate a non essere una tifoserie di Serie A. O meglio, gli ultras gialloblù sono certo degni della massima serie, ma purtroppo non si può dire lo stesso per la squadra, che sta sfiorando la serie a dopo  uno dei periodi più cupi della storia centenaria del club scaligero. Negli anni '80 il gruppo "Brigate Gialloblù" è stato fra i più innovativi e politicamente scorretti dell'intero universo ultras. Ora, la frammentazione in piccoli gruppi e il cambio generazionale ha tranciato un pò le gambe ad una delle tifoserie più storiche in Italia e in Europa. Rivalità principali: Atalanta, Brescia, Inter, Milan e Napoli

INTER - Tra le tifoserie più longeve dell'intero panorama ultras italiano. La Curva Nord, nata nel 1969 è ancora capitanata dagli storici "Boys San", che proprio quest'anno festeggiano i loro 40 anni. A dar man forte ai "Boys", gruppi di lunga militanza quali Viking, Ultras e Irriducibili. Proprio quest'ultimi sono gli eredi dei temibilissimi "Skins", che negli anni '80 erano tra i gurppi più violenti e rispettati d'Italia. La tifoseria interista è molto umorale e spesso le prestazioni canore e coreografiche dei supporters nerazzurri, sono state la vera cartina tornasole dei risultati della squadra. Difficile il rapporto con i tifosi "da tribuna", molto più snob e subito pronti alla critica feroce, piuttosto che al sacrificio e alla voglia di essereci sempre e comunque. Rivalità principali: Atalanta, Milan, Juventus, Verona, Brescia e Napoli.

JUVENTUS - Ufficialmente la squadra con più tifosi in Italia. C'è chi parla addirittura di14 milioni di bianconeri nel mondo, anche se come al solito quando si snocciolano cifre del genere è quasi impossibile avere un riscontro veritiero. Negli ultimi anni, la curva "Scirea" ha fatto enormi passi avanti grazie anche al trasloco dal freddo e dispersivo "Delle Alpi", al più caloroso e compatto "Olimpico. Dopo una parentesi di dominio "Fighters", gli storici "Drughi" hanno ripreso la leadership della curva. L'anno di Serie B ha forgiato l'anima e la fede dei tifosi più estremi ed ora, andare a giocare in casa della Juve, a livello d'impatto col pubblico rivale, non è per nulla semplice. Sempre numerosi in trasferta, possono godere di moltissimi tifosi sparsi per tutto lo stivale. Temuto e rispettato il gruppo "Viking" che fonda le sue origini nell'hinterland milanese. Rivalità principali: Torino, Milan, Inter, Napoli, Roma e Fiorentina.

LECCE - Con la lunga assenza in Serie A degli storici rivali del Bari, i tifosi giallorossi si sono impadroniti degli scettro della miglior tifoseria di Puglia (anche se Foggia e lo stesso Bari non sono certo da meno). Il gigantesco striscione "Ultrà Lecce" è il simbolo della Curva Nord, che ogni domenica colora di giallorosso lo stadio "Via del Mare". Chiassosi anche in trasferta (forti del nutrito gruppo di studenti leccesi nel norditalia), i supporters pugliesi non hanno mia fatto distinzione fra Serie A e cadetteria, cercando di essere sempre presenti in tutti gli stadi. Gettonatissimi i cori in dialetto, mentre indimenticabile lo striscione "L'uomo nasce libero, ma ovunque è in catene". Rivalità principali: Bari, Taranto, Brescia e Torino.

MILAN - La storia della Curva Sud del Milan è molto particolare e da dividersi in due filoni. Il primo (durato oltre 30 anni) firmato dal binomio "Fossa dei Leoni" e "Brigate Rossonere". Il secondo, nel nuovo millenio, contraddistinto dallo scglimento della "Fossa" e dall'arrivo dei "Guerrieri Ultrà". Per decenni la curva rossonera si è cotrapposta politicamente a quella dell'Inter. Ora invece, anche i supporters del diavolo, pendono più per simpatie legate all'estrema destra. La grandiosità della curva rossonera, è la sempre massiccia presenza all'estero, dove i supporters meneghini danno il meglio. Da ricordare anche il gruppo "Commandos Tigre", ultras a tutti gli effetti ma da sempre posizionati al primo anello, proprio sotto la mitica Curva Sud. Da segnalare infine, la sportività con cui viene vissuto il derby milanese, che ormai da decenni non fa più registrare colluttazioni fra le due curve rivali. Rivalità Principali: Inter, Juventus, Roma, Atalanta, Genoa, Napoli e Lazio.

PALERMO - Una delle realtà più focose degli ultimi anni. Vuoi per l'exploit della società di Zamparini, vuoi per una maggiore visibilità a livello nazionale, gli ultras palermitani rendono il "Barbera" una vera e propria polveriera. Discrete coreografia accompagnano i big match di Miccoli e compagni. In trasferta il supporto non manca mai, con un mix "palermitani on tour" e di siciliani sparsi per tutta la penisola, per lo più al Nord. Una tifoserie che nelle poche apparizioni europee non ha mai sfigurato, e che aspetta di rimanere in pianta stabile almeno in Coppa Uefa, far vedere quanto è calorosa la città di Palermo. Rivalità principali: Catania, Messina, Reggina, Salernitana e Livorno.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

ridicolo semplicemente ridicolo tifoso del napoli io tu sinceramante nn sei tifoso del nulla...anzi ci sono sei tifoso dell'ignoranza....ci fosse una cosa giusta in tutto l'articolo!!!

Anonimo ha detto...

anche gli ultras del brescia sono pericolosi, magari di piu circa 10 anni fà ma anche adesso