Il destino ineluttabile, il destino controllabile, agire o starsene fermi in balia delle onde.
Io la penso cosi'.
Immaginate di giocare a biliardo.
Avete una pallina.
Fate due azioni:
1)Con la vostra pallina colpitene un'altra al fine di indirizzare quella colpita in buca.
2)Con la vostra pallina provate a "spaccare"(la spaccata e' il tiro iniziale dove la vostra pallina viene indirizzata contro il triangolo ordinato di palline)
Nel primo caso se siete bravi e precisi il 90% dei tiri che fate li indirizzate in buca.
Nel secondo caso, anche se siete dei fenomeni ogni spaccata spesso da' risultati completamente opposti a quelli che avevamo programmato.
La prima azione e' il caso personale che se indirizzato bene ti conduce quasi sempre al risultato programmato.
La seconda azione si chiama destino tiene conto anche dell'interazione con altri casi diversi dal tuo e il risultato e' imprevedibile.
Per poter quindi controllare il destino in maniera quasi perfetta bisogna isolarsi da ogni interazione.
Vivere quindi in una provetta.
Questo non e' possibile quindi controllare il destino e' da perfetti idioti.
Cio' che si puo' controllare e' il proprio caso, che ci puo' condurre spesso ad ottenere quello che vogliamo, perche' se fossimo fatalisti anche con il proprio caso saremmo in errore, in quanto se non miriamo, la pallina non andra' in buca quasi mai.
Saluti
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