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venerdì 16 novembre 2012

SMETTERE DI FUMARE GUARDANDO TUO FIGLIO

Questo post e' rivolto soprattutto ai padri delle piccole creature di 2-3-4 anni.




1) non e' mai tardi per smettere di fumare 'Chi continua a fumare fino all'età' di 75 anni - ha detto il farmacologo - ha il 16% in più della probabilità di morire per cancro del polmone; se si ferma a 60 anni scende all'8%; se smette a 45 ha solo il 4%''.


2)In Italia ogni anno il fumo causa la morte di 80-90.000 persone (è come se ogni giorno precipitasse un jumbo jet senza alcun superstite a bordo);

3)il fumo è responsabile di 1/3 di tutte le morti per cancro e del 15% di tutte le cause di morte: una morte ogni 6-7 è attribuibile al fumo;

4)il fumo fa una vittima ogni 7 minuti: un numero di morti circa 10 volte superiore a quello di tutti gli incidenti stradali e circa 100 volte superiore a tutti gli omicidi;

5)confronti fra le diverse cause di morte:
fumo............................. 80-90.000
30.000 tumori polmone, laringe, faringe
30.000 patologia cardiovascolare
20.000 enfisema, bronchite cronica
alcool ............................ 33.000
eroina ............................ 1.000 (solo per overdose)

6)il fumo passivo si calcola sia responsabile di circa 1.000 morti l’anno

7)In Italia si continua tranquillamente a fumare negli Ospedali e circa il 50% dei medici e dei paramedici fumano in barba a qualsiasi disposizione...

8) La nicotina: le prime nozioni sulla azione tossica della nicotina sono antiche ma per molto tempo si era pensato che la piccola quantità contenuta nel fumo di una sigaretta non potesse portare alcun danno. In realtà la quantità di nicotina contenuta nel fumo di una sigaretta non è piccola. Nel fumo aspirato di 40-50 sigarette se ne ritrova la dose mortale per l'uomo (*). In pratica l'avvelenamento acuto non avviene mai nel fumatore, perché l'assorbimento dipende da diversi fattori ed è molto differente se il fumatore aspiri o no il fumo, se deglutisca od elimini la saliva e dal tipo di filtro...

9)Secondo le analisi elaborate dall'Istat lo scorso anno in Italia il tabacco ha causato circa 90.000 decessi (*). Il fumo è responsabile del 15-20% di tutte le morti nel nostro Paese (una su sei).

10)13.700 miliardi è la cifra che i fumatori italiani hanno dato al Fisco nel 1997, la seconda entrata dopo la benzina e il prezzo delle sigarette è cresciuto del 50% in più del tasso di inflazione.
Su ogni sigaretta acquistata, lo Stato incassa il 74% di quanto pagato dal consumatore (ad esempio su 5.500 lire, ben 4.047 lire sono tasse). Ogni fumatore versa allo Stato perciò un milione in più di tasse ogni anno, oltre a quelle già pagate come cittadino. Solo l'11% degli italiani sa che su ogni 1.000 lire spese per l'acquisto di tabacco 740 entrano nelle casse dello stato

11)I fumatori in Italia, secondo i rilevamenti ISPO del Novembre 1997, sono circa 13 milioni di persone, il 25,9% della popolazione adulta. Del rimanente 74,1% di italiani, il 22,3% sono ex fumatori e il 51,8% non hanno mai fumato.
Il consumo annuo di sigarette è variato negli anni in modo significativo, è andato via via crescendo passando da 48,3 miliardi nel 1960 (consumo annuo pro-capite 962, al giorno 2,6) al massimo storico ottenuto nel 1985 con 105,3 miliardi ( consumo annuo pro-capite 1843, al giorno 5), successivamente si è avuto un decremento fino a raggiungere i 90,6 miliardi del 1996 (consumo annuo pro-capite 1589, al giorno 4,3). Attualmente il trend è in leggero calo.
Nel 1997 (ultimi dati ufficiali), in Italia fumava il 32,4% degli uomini e il 19,8% delle donne e complessivamente il 30,5% dei giovani fra 18 e 24 anni. Attualmente la percentuale dei fumatori, sia uomini che donne, è in calo.
Si fuma di più al nord est con il 48,8% della popolazione, al sud e nelle isole il 34,6%, al centro il 35,9% e al nord-ovest il 31,8%.


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